Prendete un uomo sui quarant'anni, impegnato in un matrimonio alla deriva a causa di un figlio che non arriva e che la moglie lascia per un altro. Prendete sempre quest'uomo, dategli un'infanzia da figlio di divorziati, una mamma soffocante, e una famiglia allargata, con due mamme, due papà e vari mezzi fratelli da una parte e dall'altra. Attribuite a questa situazione tutte le conseguenti e canoniche ripercussioni sul suddetto uomo, che passerà infanzia, adolescenza e vita adulta a lamentarsi del passato, a piangere sul proprio aspetto comune e ad attribuire la sua totale inerzia alla famiglia che ha alle spalle. Infine condite, spruzzando un po' ovunque, con perle di saggezza popolare che non fanno mai male e che non dispiace ascoltare visto che più o meno tutti ci rispecchiamo in esse; aggiungete il lieto fine con tanti buoni propositi per il proprio futuro di padre da parte sempre del suddetto uomo, che si spera prima o poi diventi adulto, ed eccovi pronto il libro.
Pregi dell'opera, una scrittura leggera e scorrevole, un'edizione con caratteri stampati in grande e capitoli brevi. Ah...e tanti bambini in arrivo.
Ironia a parte, ho trovato questo libro di una banalità sconvolgente.

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