La mia città

La mia città
Bellissima e lontana

mercoledì 8 aprile 2020

L'ombra delle colline - Giovanni Arpino, 1962


Davvero sorprendente questo libro,con brani così belli da essere quasi poetici,si fa leggere tutto d'un fiato dall'inizio alla fine e ci porta con lui attraverso un viaggio geografico e psicologico che ci fa riflettere sulle sfumature dell'animo umano.
Stefano e Lu;per lui un rapporto d'amore concluso,per lei eterno e disperato amore.
Un viaggio da Roma verso il Piemonte,un ritorno alla terra natia,dove vive un padre vecchio e rigido,un tempo odiato e incompreso.Un viaggio per ricomporre se stesso,riprendere i fili di un'esistenza frammentata,cercando la soluzione alla propria incompletezza e insoddisfazione nel ricordo del passato.L'ammirazione per il nonno,il vuoto misto a panico provato per il padre,la madre debole e malaticcia,la casa di campagna in Piemonte e quella cittadina a Piacenza.Tutto che si compone in un'Italia che passa dallo sfascio della monarchia,alla morsa fascista,alle rappresaglie dell'esercito tedesco,fino alla militanza nelle truppe partigiane.E per Stefano inizia un continuo e inutile fuggire,nella speranza di trovare in nuovi luoghi e in nuove imprese quell'interezza e quella completezza di sé la cui mancanza lo tormentano fin dalla prima giovinezza.Il ritorno al paese e il ritrovare i vecchi compagni della lotta partigiana,gli fanno capire che l'amarezza che si porta dentro è quella di non aver saputo fare giustizia al momento opportuno,il non aver continuato la lotta armata quando c'era ancora la possibilità di farlo,per ascoltare le lusinghe della ragione e della politica moderata.Ciò che oggi rode lui e i suoi antichi compagni è il non poter esser contenti così come sono poiché consapevoli di ciò che erano stati.Ma è proprio il ritorno al proprio paese e il rivedere il padre,che daranno sollievo al tormento di Stefano,il quale capirà come lui e i suoi compagni non sono responsabili del fallimento di un'impresa che era impossibile,e che il loro dovere verso la vita è invece quello di vivere ogni giorno apprezzandone la grandezza.
 

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