La mia città
Bellissima e lontana
venerdì 10 aprile 2020
La versione di Barney - Mordecai Richter , 1997
Ho rimandato all'infinito l'acquisto e la lettura di questo libro per un pregiudizio mentale. Ho sempre pensato che non mi sarebbe piaciuto,che mi avrebbe annoiato,e che il protagonista mi sarebbe stato assolutamente sulle scatole. Siccome odio i pregiudizi, in particolare i miei, mi sono decisa e ho finalmente affrontato questo romanzo cercando di farlo con la mente sgombra da qualsiasi idea preconcetta . Beh è andata abbastanza bene. E l'esimio Sig.Panofsky si è rivelato un vecchietto collerico,irascibile,acido e del tutto insopportabile anche a se stesso, il quale però, nei rari momenti di tenerezza e di malinconia, quando si ricorda delle cose belle che ha avuto e regolarmente perduto a causa del proprio carattere orrendo e insopportabile, si rivela quasi poetico e ti fa brillare una lacrimuccia di commozione agli occhi. Lacrimuccia che però rimane lì, e non scende mai, giustamente,perchè questo non è libro su cui piangere. Purtroppo il nostro Barney mi ricorda troppo la versione edulcorata del mio adorato Bukowsi per piacermi sul serio e quindi non vado oltre il discreto nel giudicare quest'opera .
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