La mia città

La mia città
Bellissima e lontana

sabato 11 aprile 2020

Domani nella battaglia pensa a me - Javier Marias , 1994

Ho sempre pensato che scrivendo un libro,raccontando una storia,un'autore prenda in considerazione alcune idee,e da queste prenda spunto per scrivere una storia,lunga o breve a seconda della sua indole e della storia stessa,sviluppandole,collegandole,spiegandole,fino ad esaurimento naturale o imposto dall'autore stesso. Questo libro invece trascina avanti gli stessi concetti ripresentandoli in modo del tutto ripetitivo e monotono:la transitorietà umana,l'impossibilità di lasciare una traccia duratura del nostro passaggio,l'incapacità e impossibilità materiale dell'uomo -non dotato del dono dell'ubiquità- di essere presente contemporaneamente su tutti i piani dell'esistenza e di essere immutabile in qualsiasi situazione si trovi e a delle diverse persone con cui ha a che fare.In questo modo banalizza notevolmente argomenti che in realtà banali non sono affatto e li rende alla fine superficiali e privi di interesse.Per quel che mi riguarda, questo libro poteva essere molto più breve,anzi poteva essere non scritto affatto visto che tra l'altro la trama è del tutto inesistente.

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