La mia città
Bellissima e lontana
giovedì 9 aprile 2020
Memorie di una ragazza perbene - Simone de Beauvoir , 1958
Ripongo questo libro accompagnandolo con una carezza come si ripone un diario alla sera, dopo avergli svelato i segreti della propria anima e del proprio cuore. Perchè ho ritrovato nelle sue pagine i pensieri, i contrasti,le brame e l'impotenza che avevo nel cuore quando ero ragazza e che ancora, a volte scopro, non mi hanno abbandonata. Di questa incredibile donna che ha solo voluto con tutte le sue forze esser se stessa e che per questo ha dovuto abbracciare la solitudine e l'emarginazione dalla sua famiglia, mi sono innamorata. Voleva solo poter pensare i pensieri che l'assalivano, credere nelle cose che le sembravano giuste, esser se stessa e volare in alto senza esser trascinata giù dal peso di convenzioni e idee e pregiudizi che non le appartenevano; voleva esser se stessa senza che questo le impedisse di esser amata da coloro che non condividevano il suo modo di essere; voleva essere libera di essere un individuo, al di là del suo sesso e della sua estrazione sociale. Nel leggere le sue parole ho tremato con lei davanti alla chiusura della sua famiglia, alla freddezza che le hanno riservato coloro che lei amava teneramente solo perchè lei non era ciò (e dico ciò e non chi consapevolmente) che loro volevano che fosse; ho patito il timore e il dolore che lei ha provato per le sue amiche che non hanno potuto ribellarsi alla schiavitù della famiglia borghese, all'ipocrisia e all'infamia. Ho infine atteso con impazienza le pagine nelle quali ella svela, finalmente, il suo incontro, che già mi era noto perchè ella è storia, con l'uomo che per lei sarà comunione di spirito,intelletto e amore:Jean-Paul Sartre. Ora aspetto solo di conoscere dalla sua stessa voce ciò che viene dopo.
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