Un libro dall'atmosfera cupa,quasi angosciante,sia per l'ambientazione storica,che è quella della fine della seconda guerra mondiale,sia per il modo in cui la protagonista viene ,suo malgrado,come trascinata in una vita che almeno apparentemente non aveva nessuna intenzione di intraprendere. Assistiamo alla trasformazione di una ragazzina spensierata e orgogliosa in una donna che ,nonostante l'apparente superficialità e insicurezza,affronta con coraggio e determinazione la prova che la vita le ha riservato e dedica tutta se stessa ad un uomo che nemmeno era sicura di amare.
Non sono riuscita ad apprezzare particolarmente questo libro,ma la mia lettura è stata molto condizionata dal severo giudizio che gli ha riservato la stessa protagonista (Mara Castellani è nella realtà la da poco scomparsa Nada Giorgi, e Bube è nella realtà Renato Ciandri) che ha sempre sostenuto la piena innocenza del marito e la propria totale fedeltà ad esso durante l'esilio di quest'ultimo. E questo voler raccontare una storia drammatica in un modo che urta i sentimenti di chi ne è davvero protagonista mi ha amareggiato e influenzato parecchio.
Comunque,nonostante il romanzo si interrompa in un finale che allude soltanto alla speranza,la storia ci insegna che questo finale sarà lieto in quanto la coppia si riunirà dopo anni di separazione, e questa almeno è una consolazione.

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