La mia città

La mia città
Bellissima e lontana

venerdì 10 aprile 2020

La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata - Gabriel Garcia Marquez , 1972

Amo i racconti visionari di Marquez, dove ci si può perdere come ci si perde nei sogni:sapendo che può accadere di tutto e tutto può accadere.E li amo perchè sento (lo sento davvero solo io?) che a volte la vita, in certi momenti, istanti pazzeschi, si svolge come in essi: travolgendoci senza regole, sottosopra, al di là di ogni parvenza di normalità. E li amo perchè sento che dentro di me anche io sono un mondo che nessuno conosce, dove può non piovere per mezzo secolo e poi piovere così tanto da vedere i pesci nuotare nell'aria. E' al mondo dei sentimenti quello a cui parla Marquez, quel mondo che ognuno di noi svela solo a se stesso, pazzesco e incredibile, unico e vivo e il cui riflesso gli altri possono intravedere nella personalità e nel volto che mostriamo al mondo. Ma io credo che questo universo che Marquez racconta sia l'unica cosa veramente propria e privata e inaccessibile agli altri e inalienabile pena la morte che ognuno di noi possiede. 

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