Ancora una volta,e forse ancor più di altre,nello scrivere mi travolge il mio esser donna. Perchè questo libro,fino alla sua ultima parola,mi ha toccato come pochi.
Perchè mentre leggevo i vaneggiamenti del signor H.H.,e lo immaginavo nutrirsi da lontano,schifosamente,della linfa delle sue inesistenti ninfette,io rivedevo anche i tanti Humbert i cui sguardi mi son sentita rotolare sulla pelle come una bava di lumaca,o una traccia di rospo, o qualsialtra si voglia cosa schifosa, nel corso della mia vita, prima di bambina,poi di adolescente e ancor oggi di donna. Credo che tutte le donne possano capire,a meno che, fortunate tra le fortunate, siano cresciute in un paese incantato.
Non potrò mai credere che al mondo esistano delle ninfette pronte a irretire i loro osceni pretendenti. Ma credo che esistano solo vittime di adulti che non hanno alcun diritto di definirsi "esseri umani". E credo che costoro sappiano benissimo,come lo sa Hubert il male devastante che fanno alle loro vittime: cito a memoria dal libro " Lui le aveva soltanto spezzato il cuore,io le avevo spezzato la vita".
Un libro stupendo che tratta un argomento terribile e scabroso dando il giusto peso e significato ai suoi personaggi,in modo che nonostante il punto di vista dell'Io narrante non ci sono assolutamente equivoci su dove stia il bene e il male. Come in un cotal contesto è giusto che sia.
Recensione confusa,ma pensieri e parole non riescono a unirsi in qualcosa di più chiaro. Per una volta fa niente....io mi sono capita.

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